La macchina da cucire

Anche se il primo a ideare una sorta di macchina da cucire era stato il tedesco Karl Weisenthal nel 1755, le prime informazioni concrete le abbiamo solo con il disegno di una macchina da cucire brevettata nel 1790 dall’inglese Thomas Saint: usava un filo unico, aveva una lesina come ago e faceva i punti a catenella. In seguito nel 1829, il francese Barthélemy Thimonnier ne inventò una con l’ago a forma di uncino che veniva mosso verso il basso da un pedale e risaliva, tornando alla posizione iniziale, grazie a una molla. Il primo modello in grado di fare punti chiusi fu quello creato dall’americano Walter Hunt, tra il 1832 e il 1834, ma non fu brevettato. Gli elementi base di tale modello servirono a Elias Howe, nel 1846, per brevettare una nuova macchina sulla quale si basarono poi le produzioni successive.

Nel 1851, cinque anni dopo che Elias Howe aveva brevettato il suo modello di macchina da cucire, Isaac Merrit Singer mise a punto e brevettò un prototipo molto simile a quello di Howe e come conseguenza fu citato in tribunale. Dopo aver pagato a Howe i diritti di brevetto nel 1853 Singer aprì a New York una fabbrica di macchine da cucire. I suoi modelli decisamente migliori rispetto agli altri sul mercato divennero in breve tempo i più venduti nel mondo.

 

L’asse da stiro.

Tra le numerose incombenze domestiche quotidiane un posto importante spetta alla stiratura dei capi di abbigliamento e della biancheria sia personale sia di casa.Il complemento d’arredo utilizzato  a questo scopo , l’asse da stiro, è quindi uno degli elementi di cui non si può fare a meno nell’ambientazione di qualunque casa di bambole. 

Torna in alto